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 Aberrazionedifetto nella formazione delle
        immagini da parte di uno strumento ottico, che si
        verifica quando la sorgente di luce non e' monocromatica,
        oppure quando si trova al di fuori dell'asse del sistema
        ottico, o ancora quando l'apertura di quest'ultimo e'
        alta. E' possibile correggere in parte le aberrazioni per
        mezzo di particolari artifici. 
 
 
 punto di
        massima distanza da una stella nell'orbita di un corpo
        celeste che le ruota attorno 
 
 
 punto di
        massima distanza dal Sole nell'orbita di un pianeta 
 
 
 potere
        riflettente di un astro passivo (cioe' di un corpo
        celeste che non emette luce propria ma riflette quella di
        una stella). Indica la frazione di luce ricevuta che esso
        riflette. Un'albedo pari a 1 indica un corpo
        completamente riflettente, un albedo pari a 0 un corpo
        totalmente oscuro 
 
 
 agglomerato
        di stelle tenute insieme dalla reciproca attrazione
        gravitazionale; un ammasso aperto e' un insieme di
        qualche centinaio o migliaio di stelle, di forma
        irregolare; un ammasso globulare e' piu' compatto, di
        forma sferoidale e contiene fino a qualche centinaia di
        migliaia di stelle. 
 
 
 angolo formato
        da una retta fissa e dalla retta che congiunge un astro
        con l'osservatore 
 
 
 unita' di
        misura di distanze microscopiche, come la lunghezza
        d'onda della radiazione. 1 Angstrom corrisponde a 10-10
        m, cioe' ad un decimillesimo di micron 
 
 
 distanza
        percorsa dalla luce in un anno, pari a 9.460 miliardi di
        Km. 
 
 
 particella
        elementare avente massa uguale ma altre caratteristiche
        (come per esempio la carica elettrica) opposte a quelle
        della particella piu' comune. Per esempio, l'antiprotone
        ha la stessa massa del protone ma ha carica elettrica
        opposta. Ogni particella possiede un'antiparticella:
        l'elettrone, le particelle nucleari come neutrone e
        protone; le particelle subnucleari come i quark). L'atomo
        fatto di antiparticelle e' in un certo senso un'immagine
        speculare di quello fatto di particelle e ne conserva sia
        l'apparenza che le proprieta'. Se materia e antimateria
        vengono in contatto, si annichilano, cioe' si fondono
        producendo una grande quantita' di energia. 
 
 
 punto di
        massima distanza dalla Terra nell'orbita della Luna o di
        un satellite artificiale 
 
 
 luminescenza
        nella ionosfera di un pianeta, causata dall'interazione
        tra il campo magnetico del pianeta e il flusso di
        particelle ionizzate proveniente dal Sole. 
 
 
 roccia
        effusiva basica, di colore scuro, composta di minerali
        relativamente ricchi di ferro e magnesio. 
 
 
 gigantesca
        esplosione di materia ed energia, con la quale si pensa
        abbia vuto inizio la storia del nostro universo. La
        materia era inizialmente concentrata in uno spazio
        infinitesimo, a temperature e densita' elevatissime; dopo
        l'esplosione, man mano che l'universo si espandeva, essa
        e' diventata via via piu' fredda e rarefatta. 
 
 
 risultato
        del collasso gravitazionale di una stella massiccia su se
        stessa. La sua attrazione gravitazionale agisce come una
        sorta di "buca" che inghiotte tutti i corpi che
        gli si avvicinano; essa e' talmente forte che nemmeno la
        luce puo' sfuggire, e da questo deriva il suo nome. 
 
 
 modalita'
        di propagazione del calore nei fluidi, che avviene per
        spostamento d'insieme di masse di materiale fluido. 
 
 
 regione di gas
        rarefatto e fortemente ionizzato, a temperature superiori
        al milione di gradi, che circonda il Sole e si estende
        fino a distanze di milioni di Km da questo. 
 
 
 corpo ipotetico in grado di
        assorbire tutta la radiazione che riceve senza emetterne
        e pertanto appare completamente nero. Se riscaldato, esso
        pero' emette radiazione, con il massimo di intensita' ad
        una lunghezza d'onda tanto minore quanto maggiore e' la
        sua temperatura. Pertanto, in astrofisica, la radiazione
        emessa da un astro viene descritta anche mediante la
        temperatura di corpo nero, cioe' la temperatura di un
        corpo nero che emette radiazione con la stessa
        distribuzione in lunghezze d'onda. 
 
 
 involucro
        sterno della Terra o di altri pianeti rocciosi, che
        ricopre uno strato di materiale piu' denso, detto
        mantello. Sulla Terra, e' composta di rocce ricche di
        silicio, alluminio e magnesio. 
 
 
 elemento
        chimico detto "idrogeno pesante", e' un isotopo
        dell'idrogeno il cui nucleo e' costituito da un protone e
        da un neutrone. 
 
 
 fenomeno
        dovuto alla natura ondulatoria della luce, per cui essa,
        incontrando piccolissimi oggetti o attraversando
        fenditure, si propaga al di la' di essi seguendo
        direzioni diverse da quella rettilinea, prevista
        dall'ottica geometrica.A causa della diffrazione, l'immagine di una sorgente
        puntiforme risulta un dischetto, la cui dimensione
        rappresenta il limite di diffrazione; non e' possibile
        distinguere due oggetti distinti la cui immagine disti
        meno di questo limite.
 
 
 
 nube circolare e
        appiattita di gas che orbita attorno ad una stella o ad
        un buco nero e che vi cade sopra lentamente 
 
 
 nube primordiale
        di gas, a forma di disco, dalla quale si sarebbero
        originati il Sole e i pianeti per contrazione
        gravitazionale. 
 
 
 misura
        dello schiacciamento di un'orbita ellittica, talvolta
        detta "ellitticita'"; e' il rapporto tra la
        distanza di un fuoco dell'ellisse dal centro e il
        semiasse maggiore. Una circonferenza ha eccentricita'
        pari a zero. 
 
 
 oscuramento
        totale o parziale di un corpo celeste per interposizione
        di un altro tra questo e l'osservatore. L'eclisse di Sole
        e' provocata dall'interposizione della Luna tra Sole e
        Terra, viceversa quella di Luna e' causata
        dall'interposizione tra Luna e Sole da parte della Terra,
        che proietta la sua ombra sul disco lunare. 
 
 
 circonferenza
        immaginaria tracciata sulla volta celeste dal piano
        dell'orbita terrestre attorno al Sole. Esso e' inclinato
        di 23 ° e 27' sull' equatore celeste. 
 
 
 generazione di
        un campo magnetico in un pianeta, per il moto delle
        cariche elettriche durante la rotazione del pianeta
        stesso attorno ad un nucleo fluido conduttore. 
 
 
 meccanismo per
        il quale il passaggio ravvicinato di una navicella
        spaziale attorno ad un pianeta le imprime
        un'accelerazione; essa acquista cosi' velocita' ulteriore
        rispetto a quella con la quale e' stata lanciata dalla
        Terra 
 
 
 riscaldamento
        della superficie di un pianeta, causato dai gas presenti
        nella sua atmosfera, che trattengono la radiazione
        infrarossa proveniente dal Sole. La maggior responsabile
        dell'effetto serra e' l'anidride carbonica. 
 
 
 regione
        dello spazio nella quale agisce il campo magnetico
        solare. La sua intensita' decresce progressivamente
        allontanandosi dal Sole, fino ad una regione detta
        eliopausa. 
 
 
 superficie
        che si ottiene facendo ruotare un'ellisse attorno ad uno
        dei suoi assi. 
 
 
 piano
        immaginario individuato sulla sfera celeste dal
        prolungamento del piano equatoriale terrestre 
 
 
 insieme di
        particelle cariche (ioni ed elettroni) emesse dal Sole ed
        intrappolate nella magnetosfera dei pianeti. Le fasce di radiazione della Terra prendono il nome di
        "fasce di Van Allen", dal nome del loro
        scopritore.
 
 
 
 diversi aspetti
        che un astro presenta successivamente, a causa della sua
        posizione rispetto ad un altro. Per esempio, le fasi
        della Luna sono dovute alle diverse posizioni che essa
        assume rispetto al Sole, che causano una diversa
        illuminazione della sua superficie vista da Terra 
 
 
 passaggio
        ravvicinato di una navicella spaziale accanto a un corpo
        celeste. 
 
 
 distanza dal
        centro di una lente alla quale si forma l'immagine. 
 
 
 e' una sorta
        di "stiramento" che un corpo subisce a causa
        dell'attrazione gravitazionale differenziale da parte di
        un altro corpo sui suoi diversi punti. L'attrazione
        gravitazionale varia infatti con la distanza dei vari
        punti dal corpo attrattore. Se due punti vengono attratti
        con forze di diversa intensita', sperimentano una forza
        di stiramento l'uno rispetto all'altro. La forza mareale della Luna sui nostri mari e'
        responsabile del solleamento periodico degli stessi
        durante l'orbita della Luna attorno alla Terra.
 
 
 
 nell'universo
        operano quattro forze o interazioni fondamentali: 
 1) la forza gravitazionale, che produce la mutua
        attrazione tra corpi dotati di massa
 
 2) la forza elettromagnetica, che provoca la mutua
        attrazione tra particelle cariche di segno opposto e la
        repulsione tra particelle di segno uguale; e' la forza
        che mantiene gli elettroni in orbita attorno ai nuclei
        per formare gli atomi
 
 3) l'interazione debole, che regola i processi di
        decadimento dei nuclei atomici e la radioattivita'
 
 4) l'interazione forte, che lega i protoni e neutroni per
        formare i nuclei atomici; interviene nel processo di
        fusione nucleare.
 
 La forza gravitazionale e' l'interazione meno intensa, ma
        e' quella con il maggior raggio d'azione; al contrario,
        l'interazione forte e' la piu' intensa, ma ha un raggio
        d'azione piccolissimo, dell'ordine delle dimensioni di un
        nucleo atomico (10-15 m).
 
 
 
 particelle che
        trasportano l'energia elettromagnetica della radiazione.
        E' noto infatti che la radiazione elettromagnetica ha una
        doppia natura: sotto certi aspetti si comporta come
        un'onda, sotto altri aspetti come una particella. Per
        esempio, la radiazione viene assorbita dagli atomi sotto
        forma di particelle o "pacchetti" di energia, i
        fotoni. 
 
 
 superficie
        visibile di una stella: e' lo strato dal quale proviene
        la radiazione osservabile. 
 
 
 processo nel
        quale due o piu' nuclei atomici vengono combinati per
        formarne uno piu' grande, la cui massa e' leggermente
        inferiore alla somma delle masse dei primi. La differenza
        di massa viene convertita in energia secondo la famosa
        equazione di Einstein E=mc2 
 
 
 insieme di
        miliardi di stelle, unite dalla reciproca attrrazione
        gravitazionale. Le galassie sono i mattoni che
        costituiscono l'universo. Possono essere singole o
        riunite in gruppi e ammassi. Hanno in media diametri di
        un miliardo di miliardi di Km, e possono contenere da 1 a
        1000 miliardi di stelle. Ce ne sono di vari tipi:
        ellittiche, spirali, irregolari. 
 
 
 galassia
        che emette enormi quantita' di energia, non spiegabili
        con la sola produzione di radiazione da parte delle sue
        stelle. L'emissione, che generalmente proviene da una
        piccola regione della galassia, viene oggi attribuita a
        fenomeni come l'accrescimento di materia su un buco nero
        molto massiccio posto nel centro della stessa. 
 
 
 stadio
        dell'evoluzione di una stella, durante il quale i suoi
        strati esterni si espandono e si raffreddano; la stella
        appare piu' grande e piu' luminosa, perche' aumenta la
        superficie emittente; inoltre la diminuzione di
        temperatura fa si' che il massimo di intensita' della
        luce si sposti verso il rosso, cioe' verso lunghezze
        d'onda maggiori. 
 
 
 corpo
        solido in rapidissima rotazione attorno ad un asse, che
        si mantiene sempre parallelo a se stesso durante il moto
        del sistema. 
 
 
 stretta riga di
        luce rossa emessa e assorbita dall'idrogeno, spesso usata
        per studiare il Sole e le stelle. 
 
 
 fase di
        violenta espansione dell'Universo, prevista dalle moderne
        teorie cosmologiche, durante la quale esso avrebbe
        aumentato le sue dimensioni di un fattore 1050.
        L'inflazione avrebbe avuto inizio 10-35
        secondo dopo il Big Bang. 
 
 
 tecnica
        di osservazione che consiste nel sovrapporre due fasci di
        onde elettromagnetiche provenienti da una stessa
        sorgente, ma raccolti da due o piu' strumenti separati.
        La loro sovrapposizione puo' provocare un rafforzamento o
        un'attenuazione dell'intensita' della luce; dallo studio
        delle figure che si ottengono si possono ottenere diversi
        tipi di informazioni sulla sorgente, come per esempio le
        sue dimensioni angolari. 
 
 
 atomo privo di
        uno o piu' elettroni e che possiede pertanto una carica
        elettrica positiva. 
 
 
 regione di
        intensa ionizzazione dell'alta atmosfera di un pianeta 
 
 
 caratteristica
        di uniformita' nel tempo 
 
 
 si dice di
        elementi aventi lo stesso numero di protoni e uguali
        proprieta' chimiche, ma diverso numero di neutroni, cioe'
        diverso peso atomico. 
 
 
 distanza
        angolare di un astro dall'equatore celeste (o
        dall'eclittica) misurata lungo un cerchio massimo
        passante per l'astro e i poli celesti (o i poli
        dell'eclittica). 
 
 
 fenomeno
        che consiste nella produzione di immagini multiple di una
        sorgente lontana, come una galassia o un quasar; e'
        provocato dall'incurvamento dei raggi di luce provenienti
        dalla sorgente, da parte di un oggetto massiccio come una
        grossa galassia o un ammasso di galassie, interposto tra
        sorgente e osservatore. 
 
 
 apparente
        oscillazione della Luna, dovuta al fatto che il suo moto
        di rivoluzione e' piu' lento all'apogeo e piu' veloce al
        perigeo, per la quale piu' di meta' della superficie
        lunare ' osservabile durante una sua rivoluzione. 
 
 
 minima distanza
        di un satellite stabile da un pianeta. Se il satellite si
        trova a distanze inferiori, la forza mareale prodotta dal
        pianeta tende a disgregarlo. 
 
 
 distanza
        angolare di un astro dal punto di intersezione dell' eclittica con  l'equatore celeste. nella radiazione indica la distanza tra
        due massimi successivi di intensita' del campo
        elettromagnetico che essa trasporta. La frequenza indica
        invece il numero di oscillazioni del campo
        elettromagnetico in un secondo ed e' proporzionale
        all'energia che l'onda trasporta. Il prodotto della
        lunghezza d'onda e della frequenza e' costante, quindi
        tanto maggiore e' la lunghezza d'onda, tanto minori sono
        la frequenza e l'energia della radiazione. 
 
 
 aree scure
        sulla fotosfera del Sole, che si presentano a gruppi,
        legate al magnetismo solare; sono scure perche' piu'
        fredde della fotosfera circostante. 
 
 
 involucro
        magnetico che circonda i pianeti dotati di campo
        magnetico. Ha una forma asimmetrica in quanto e'
        delimitata nella direzione del Sole dalla pressione del
        vento solare, mentre dal lato opposto forma una coda
        molto lunga. 
 
 
 luminosita'
        apparente o assoluta di un astro. La prima misura la
        luminosita' con la quale l'astro ci appare da terra,
        cioe' alla sua distanza reale; la seconda misura invece
        la luminosita' che esso avrebbe se fosse posto ad una
        distanza standard dall'osservatore, cioe' quella
        intrinseca. La definizione di magnitudine e' tale che,
        tanto piu' brillante e' un astro, tanto minore e' la sua
        magnitudine. 
 
 
 zona di un
        pianeta immediatamente inferiore alla crosta e che
        circonda il nucleo. E' formato di materiale roccioso allo
        stato fuso, ma e' rigido a causa della pressione degli
        strati sovrastanti. 
 
 
 ipotetica
        forma di materia prevista dalle teorie cosmologiche, che
        non emette luce e pertanto sfugge alle osservazioni. Si
        pensa che sia diffusa in tutto l'universo, mescolata alla
        materia ordinaria, e che sia costituita da particelle
        come per esempio i neutrini. E' quasi certamente presente negli aloni che circondano
        le galassie e nello spazio tra le galassie di un ammasso.
        La sua esistenza e' suggerita da evidenze indirette, come
        gli effetti gravitazionali che produce sulla materia
        ordinaria.
 
 
 
 unita' di
        misura delle distanze galattiche e cosmologiche, pari a 1
        milione di parsec. 
 
 
 circonferenza
        passante per i poli di un pianeta, perpendicolare
        all'equatore. 
 
 
 unita' di
        misura delle dimensioni microscopiche, come la lunghezza
        d'onda della radiazione. Un micron corrisponde a un
        milionesimo di metro, cioe' ad un millesimo di
        millimetro. 
 
 
 radiazione
        con lunghezza d'onda compresa tra 1 mm e 30 cm circa. 
 
 
 per un corpo
        rigido in rotazione attorno ad un asse, e' il prodotto
        della velocita' angolare di rotazione e della massa del
        corpo. 
 
 
 punto opposto
        allo zenit sulla sfera celeste. 
 
 
 stadio
        finale dell'evoluzione di una stella poco massiccia, dopo
        l'esaurimento del combustibile nucleare al centro. Deve
        il suo nome al fatto che la stella e' compatta, piccola e
        poco luminosa, ma essendo anche molto calda, emette luce
        "bianca", cioe' a piccole lunghezze d'onda. 
 
 
 astro troppo
        poco massiccio per raggiungere la temperatura centrale
        necessaria per innescare le reazioni di fusione nucleare
        e diventare una stella. 
 
 
 il termine
        indica un generico ammasso di gas piu' o meno rarefatto e
        polveri. Ce ne sono di vari tipi, con origini diverse tra
        loro. Possono essere oscure, oppure possedere una
        sorgente luminosa la loro interno (come una stella) o
        infine riflettere la luce proveniente da una sorgente
        esterna. La nebulosa protosolare e' la nube di gas
        primordiale dalla quale si e' formato il Sistema Solare,
        per contrazione gravitazionale. 
 
 
 particella
        subnucleare prodotta nel corso di alcune reazioni
        nucleari. I neutrini sono privi di massa e di carica
        elettrica e per questo motivo attraversano la materia
        senza interagire con essa. Sono particelle estremamente
        diffuse nell'Universo. 
 
 
 (linea dei) retta
        individuata dall'intersezione tra il piano orbitale della
        Terra e quello della Luna, oppure nel caso generale, tra
        i piani orbitali di due astri qualsiasi. E' la retta
        lungo la quale si allineano tre corpi allorche' si
        verifica un'eclisse. 
 
 
 stella che
        manifesta un improvviso aumento di luminosita', fino a
        100.000 volte quella originaria, in un tempo che puo'
        essere anche di poche ore. Il fenomeno e' prodotto da una
        violenta espansione degli strati esterni della stella. 
 
 
 moto
        dell'asse di rotazione terrestre. E' causato dal fatto
        che l'attrazione gravitazionale della Luna e del Sole sul
        rigonfiamento equatoriale terrestre varia nel tempo a
        seconda delle loro posizioni relative. Per l'effetto
        congiunto della nutazione e di un'altra perturbazione di
        ampiezza maggiore (la precessione), l'asse di rotazione
        terrestre compie un moto sinuoso nel cielo, anziche'
        mantenere una direzione fissa nello spazio. 
 
 
 onda di pressione
        che si produce in un fluido quando un corpo immerso in
        esso, oppure un fenomeno esplosivo o di compressione, vi
        si propagano con velocita' superiore alla velocita' del
        suono in quel fluido. La velocita' del suono e' una
        velocita' con la quale le molecole del fluido si spostano
        per trasmettere da un punto all'altro una variazione di
        pressione. 
 
 
 radiazione
        con lunghezza d'onda superiore ai 30 cm circa. 
 
 
 posizione
        di due astri le cui longitudini differiscono di 180°,
        cioe' che si trovano dalla parte opposta l'uno dall'altro
        rispetto alla Terra. 
 
 
 traiettoria
        ellittica descritta da un corpo celeste che ruota attorno
        ad un altro. L'orbita e' completamente determinata da 6
        parametri: il semiasse maggiore, l'eccentricita',
        l'inclinazione rispetto ad un piano, la longitudine del
        nodo ascendente, la longitudine del periastro e il
        periodo di rivoluzione. 
 
 
 modifica
        della posizione apparente di un astro vicino osservato da
        due punti diversi, rispetto alle stelle piu' distanti. Ha
        permesso di misurare la distanza delle stelle piu'
        vicine. 
 
 
 circonferenza
        parallela all'equatore (celeste o terrestre); misura la
        latitudine di un punto 
 
 
 abbreviazione
        di "parallasse secondo". E' la distanza dalla
        quale un osservatore vedrebbe il raggio medio dell'orbita
        terrestre (cioe' una unita' astronomica) sotto un angolo
        di 1 secondo d'arco. Corrisponde a 3.26 anni luce, a
        206.000 U.A. e a 30.640 miliardi di Km. 
 
 
 nell'orbita
        di un corpo attorno ad un altro, rappresenta il punto di
        minima distanza tra i due. 
 
 
 punto di
        minima distanza dal Sole in un'orbita 
 
 
 punto di
        minima distanza dalla Terra nell'orbita della Luna o di
        un satellite artificiale 
 
 
 Marte, Giove,
        Saturno, Urano, Nettuno e Plutone sono i pianeti esterni
        all'orbita terrestre 
 
 
 Mercurio e Venere
        sono i pianeti interni all'orbita della Terra 
 
 
 oggetti
        rocciosi primordiali, formati per aggregazione di polveri
        nella nube protosolare, dai quali si pensa si siano
        formati asteroidi e pianeti per mutua attrazione
        gravitazionale. 
 
 
 stato della
        materia nel quale gli atomi sono completamente ionizzati,
        cioe' hanno perso tutti i loro elettroni. E' lo stato
        ordinario della materia all'interno delle stelle. 
 
 
 punti
        immaginari individuati sulla sfera celeste dal
        prolungamento dell'asse di rotazione terrestre 
 
 
 capacita' di
        uno strumento di distinguere oggetti vicini distinti.
        Maggiore e' il potere risolutivo, minore e' la distanza
        minima alla quale due oggetti vicini possono essere
        distinti. 
 
 
 moto
        dell'asse di rotazione terrestre, durante il quale esso
        descrive un cono con periodo di 25.800 anni. Dipende
        dall'azione gravitazionale del Sole e della Luna sul
        rigonfiamento equatoriale della Terra: esso fa si' che il
        punto di intersezione dell'equatore celeste con il piano
        orbitale terrestre si muova in senso retrogrado (orario)
        di 50 secondi d'arco ogni anno. Questo moto si combina
        con un moto di minore ampiezza, la nutazione, facendo
        descrivere al polo celeste una traiettoria sinuosa
        attorno ad un punto fisso. 
 
 
 lo stadio
        della vita stellare che segue la contrazione
        gravitazionale della nube di gas da cui essa si origina e
        che precede l'innesco delle reazioni di fusione nucleare
        nel suo centro 
 
 
 contrazione
        dell'espressione inglese pulsating radio source,
        (radiosorgente pulsante), con la quale si indicano alcune
        sorgenti che emettono impulsi radio ad intervalli
        regolari e molto ravvicinati. Si pensa che siano stelle
        di neutroni in rapidissima rotazione attorno al proprio
        asse. Esse sono dotate di una campo magnetico molto
        intenso, il cui asse non coincide con quello di
        rotazione: ad ogni rotazione, quando uno dei poli
        magnetici e' rivolto verso di noi, riceviamo un impulso
        radio dalla stella. 
 
 
 particella
        elementare, costituente dei protoni e dei neutroni. 
 
 
 contrazione
        dell'espressione inglese quasi-stellar radio source
        (radiosorgente quasi stellare). Sono gli oggetti piu'
        distanti che si conoscono e si stanno allontanando a
        grandissime velocita' da noi; a causa della loro
        distanza, sono anche gli oggetti piu' giovani che
        osserviamo, dell'eta' di pochi miliardi di anni. I
        quasars emettono gran parte dell'energia nella banda
        radio, a causa del forte redshift. Sono forse nuclei di
        galassie attive, molto piu' luminosi della galassia
        circostante, motivo per il quale visti da lontano hanno
        un'apparenza "stellare" anziche' di galassia. 
 
 
 radiazione
        elettromagnetica diffusa e quasi uniforme, proveniente da
        tutte le direzioni, che permea tutto l'universo. Ha un
        massimo di intensita' alla lunghezza d'onda di 2.6 cm e
        si pensa sia il residuo della radiazione emessa durante
        il Big Bang, la gigantesca esplosione che ha dato origine
        all'Universo secondo le moderne teorie cosmologiche.  radiazione
        con lunghezza d'onda compresa tra 7.800 Angstrom e 1 mm
        circa. 
 
 
 radiazione di
        frequenza ed energia superiore a quella della luce
        visibile. Ha lunghezza d'onda compresa tra circa 40
        Angstrom e circa 3.500 Angstrom. 
 
 
 galassia
        che emette una gran parte della sua radiazione nella
        banda radio. 
 
 
 strumento
        per le ricerche di radioastronomia, costituito
        essenzialmente da un grande paraboloide che raccoglie le
        onde radio e le invia ad un'antenna posta nel suo fuoco.
        Spesso si usano in maniera interferometrica diversi
        radiotelescopi, posti in luoghi lontani tra loro; si
        sommano cioe' i loro segnali in modo da ottenerne uno con
        migliore risoluzione. 
 
 
 e' un tipo di
        radiazione costituita da corpuscoli e non da radiazione
        elettromagnetica vera e propria. E' un flusso di
        particelle cariche, per lo piu' ioni di elementi leggeri
        (idrogeno, deuterio, elio, litio, ecc..) ed elettroni,
        che si muovono ad altissime velocita', prossime a quella
        della luce. Possiedono una grande energia, e riempiono
        tutta la galassia come una specie di gas interstellare.
        Vengono emessi dalle stelle e durante alcuni fenomeni
        energetici, come le esplosioni di supernovae. 
 
 
 e' la
        radiazione a maggiore frequenza ed energia conosciuta; ha
        lunghezza d'onda compresa tra 10 - 12 cm (10-
        4 Angstrom) e 10 - 9 cm (0.1 Angstrom) 
 
 
 spostamento
        dello spettro della radiazione di una sorgente verso il
        rosso, cioe' verso lunghezze d'onda maggiori rispetto a
        quelle alle quali e' stato emesso, causato da un
        allontanamento della sorgente stessa dall'osservatore. Il
        fenomeno opposto, cioe' la spostamento della luce verso
        il lato violetto dello spettro a causa di un moto di
        avvicinamento della sorgente, prende il nome di
        "blueshift". 
 
 
 moto
        rotatorio di un corpo celeste attorno ad un altro, che
        avviene lungo un'orbita ellittica o circolare. Se l'asse
        di rotazione del primo e' inclinato di un angolo diverso
        da 90 gradi sul piano orbitale, la rivoluzione causa
        l'alternarsi delle stagioni 
 
 
 moto
        rotatorio di un corpo celeste attorno al proprio asse 
 
 
 sfera
        immaginaria, nel cui centro si trova l'osservatore, sulla
        cui superficie interna si pensano proiettati gli astri e
        le coordinate di riferimento celesti. 
 
 
 distribuzione
        delle intensita' della luce alle varie lunghezze d'onda.
        Materialmente, lo spettro di una qualunque sorgente e'
        una striscia luminosa di vari colori, che si ottiene
        quando la radiazione della sorgente viene fatta passare
        attraverso un prisma o un altro oggetto; il prisma la
        scompone nelle diverse lunghezze d'onda che la
        costituiscono. Lo spettro di una sorgente stellare presenta delle righe
        scure, dette righe di assorbimento, mentre altre sorgenti
        hanno anche righe in emissione, cioe' piu' brillanti del
        resto dello spettro. Dalle righe spettrali si ricavano
        indicazioni sulla composizione chimica e sulla
        temperatura della sorgente.
 
 
 
 strumento
        che permette di registrare lo spettro di una sorgente
        dopo averlo scomposto. 
 
 
 stella
        estremamente compatta e densa che si forma durante
        l'evoluzione finale di una stella massiccia. La materia
        in una stella di neutroni non si trova nello stato fisico
        ordinario che noi conosciamo: la pressione della materia
        che vi e' concentrata e' talmente alta che gli atomi si
        "spezzano" e gli elettroni si fondono con i
        protoni, formando un mare densissimo di neutroni. 
 
 
 stella di
        dimensioni e luminosita' maggiori di qualunque altro tipo
        di stella. Esistono supergigenti blu, di alta temperatura
        superficiale, e rosse, piu' fredde. 
 
 
 stadio
        finale dell'evoluzione di una stella massiccia, durante
        il quale essa esplode raggiungendo un eccezionale
        splendore, pari anche a quello di un'intera galassia.
        L'esplosione della stella puo' distruggerla completamente
        o lasciare come residuo una stella di neutroni o un buco
        nero. 
 
 
 le stelle
        vengono suddivise in diversi tipi spettrali a seconda
        delle righe dello spettro che emettono; da esse si
        possono ricavare indicazioni sulla temperatura e sulla
        pressione alla superficie della stella, nonche' sulla sua
        composizione chimica. Ad ogni tipo spettrale corrisponde
        un determinato intervallo di temperatura superficiale
        della stella. 
 
 
 (unita'
        astronomica) = unita' di distanza astronomica che
        corrisponde alla distanza media Terra-Sole e pari a circa
        150 milioni di Km. 
 
 
 flusso di
        particelle cariche (plasma) emesso dal Sole o da una
        stella. 
 
 
 punto sulla
        volta celeste situato sulla verticale di un osservatore. 
 
 
 regione di
        una stella nella quale l'energia prodotta al centro per
        fusione nucleare viene trasportata verso l'esterno dalla
        radiazione. Viceversa, nella zona convettiva di una
        stella l'energia viene trasportata da moti d'insieme
        della materia verso l'esterno.  |